I FIORI E I LORO SIGNIFICATO

Se ti mancano le parole... dillo con i fiori!










MYOSOTIS E GAROFANO

Se vuoi dimostrare fedelta' regala il myosotis o un garofano bianco.
una leggenda austriaca e una islamica descrivono il myosotis come fiore della fedelta'.
regalando questo impegnerai in maniera duratura i tuoi sentimenti.


CICLAMINO

I fiori che simboleggiano la diffidenza sono il ciclamino e la lavanda.

Il ciclamino, nel III secolo AC era usato per stimolare l'amore e la sensualita'.

Si pensava anche che possedesse proprieta' terapeutiche

contro il veleno dei serpenti

e per questo gli era stato attribuito un potere magico,

Capace di allontanare il maleficio e anche di influire sulle vicende amorose.L'essenza e' ritenuta un portafortuna.



LAVANDA

La lavanda , viene da secoli usata per profumare.

Secondo la tradizione popolare i serpenti, chiamati aspidi ,

che amano dimorare sotto ai cespugli della pianta.

per questo motivo la gente comincio' a diffidare della pianta

che fini' per esprimere proprio il sentimento della diffidenza, anche in amore.



FIORDALISO

Quando in oriente un uomo innamorato regala un fiordaliso alla sua amata, E' perche' desidera essere

felice con lei.

Nel linguaggio dei fiori il fiordaliso rappresenta la felicita'. Nell'antichita' era considerata una pianta magica.

Se una ragazza recava con se tale fiore,mostrava cosi' la sua disponibilta' al matrimonio.



TULIPANI

Per rimproverare la propria donna di essere incostante in amore, oppure se si deve ammettere di esserlo , si possono regalare dei tulipani.

fiori che in oriente sono pero' considerati come un simbolo dell'amore perfetto.



VIOLA

Per essere ricordati, il fiore da regalare e' la "viola del pensiero". Citata anche da Shakespeare che attribui'

al fiore virtu' di filtro d'amore,

pozione che fece innamorare la regina delle fate.

Rappresenta anche la potenza del pensiero amoroso.

Da " Regalare fiori a una donna - manuale per uomini imbranati "

FONTE: Demetra srl


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E secondo un sito di vendita on line di fiori:


Acacia bianca: amore platonico

Agrifoglio: forza, resistenza

Alloro: trionfo

Ambrosia: amore corrisposto

Anemone: semplicità

Fiore d'arancio: verginità, fecondità, purezza

Artemisia: felicità, salute

Azalea: simbolo cinese della femminilità, temperanza

Biancospino: speranza, prudenza.

Begonia: fai attenzione

Calendula: dispiacere, gelosia, pena d'amore

Cactus: durata

Camelia rosa: desiderio di te

Camelia rossa: sei la fiamma nel miocuore

Camelia bianca: sei adorabile

Ciclamino: rassegnazione e addio

Fiori di ciliegio: buona educazione

Dalia: riconoscenza, buon gusto

Edera: fedeltà, amore esclusivo

Erica: solitudine

Felce: sincerità

Fiordaliso: primo amore

Gardenia: simpatia

Gardenia bianco: fedeltà

Gardenia giallo: eleganza

Garofano rosa: fedeltà, amore reciproco

Garofano rosso: amore vivissimo, energia

Garofano screziato: fidati di me.

Geranio: stupidità,follia

Gelsomino giallo: gentilezza, candore, eleganza

Gelsomino bianco: amabilità

Giacinto blu: costanza

Giacinto porpora: perdonami

Giacinto rosso o rosa: gioco

Giacinto bianco: affetto

Giacinto giallo: gelosia

Giglio giallo: nobiltà

Giglio rosa: vanità

Girasole: amore adorante, amore infelice.

Spiga di grano: abbondanza.

Iperico: originalità.

Iris: fede, speranza, i miei complimenti.

Lavanda: buona fortuna.

Lauro: gloria, trionfo, afrodisiaco.

Lillà bianco: purezza,verginità

Lillà giallo: sono fra le nuvole

Lillà tigre: orgoglio

Lillà della valle: tenerezza,umiltà

Magnolia: nobiltà

Margherita: innocenza,spontaneità, bontà.

Mimosa: innocenza, libertà, autonomia.

Mughetto: verginità, civetteria

Narciso: egotismo

Nontiscordardimè: amore eterno

Orchidea: sensualità

Palma: vittoria

Papavero rosa: serenità, vivacità

Papavero rosso: orgoglio.

Passiflora: fede, religione.

Fiori di pesco: amore immortale.

Primula: giovinezza, primo amore, speranza.

Rododendro: primo amore.

Rosa gialla: gelosia

Rosa rossa: passione

Tulipano: amore perfetto

Tulipano rosso: dichiarazione d'amore

Tulipano giallo: c'è il sole nel tuo sorriso

Tulipano violetto: modestia

Violetta: fedeltà





ANEMONE "ti sento lontana"

Divinità della corte di Chloris (la dea dei fiori), Anemone catturò il cuore di Zefiro (il vento di primavera) e di Borea (la tramontana). Chloris, ingelosita, trasformò Anemone in un fiore condannato a schiudersi precocemente sotto le violente carezze dei venti. Così vuole la mitologia greca, che in effetti prende spunto dalla notoria caducità dei petali dell'anemone: un fiore bellissimo, ma che dura poco. Il suo nome, non a caso, viene dal nome greco anemos, cioè vento. Oggi, in riferimento alla sua fugace presenza, simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa.

Regalarlo equivale a dire: "Non sono cieco, vedo che mi trascuri e vorrei che tu tornassi a me". Una richiesta che può essere riferita alla dolce metà, ma anche ad un amico, ad un fratello, o persino ad un figlio. Il significato di tristezza misto a speranza è confermato anche da numerose leggende cristiane in Terra Santa, dove gli anemoni crescevano numerosi, di colore rosso fuoco e profumatissimi: secondo la tradizione, questi fiori spuntarono dalle gocce del sangue di Cristo cadute ai piedi della croce. Nell'Ottocento, e fino ai primi decenni del Novecento, l'anemone è stato un fiore di gran moda in Europa, per poi essere sostituito da altre varietà più esotiche.   

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IRIS "la sai l'ultima?"

Sebbene sia splendido e facilmente identificabile, l'iris è incappato nella singolare sorte di essere continuamente confuso con il giglio. Il giglio francese, per esempio, cioè quello che compariva sullo stemma dei re transalpini, altro non è che un iris. La storia narra che Luigi VII (re di Francia dal 1137), uscito vittorioso da una battaglia, abbia voluto fare di questo fiore il suo emblema perché il campo su cui si era svolto il conflitto ne era letteralmente invaso. Il popolo, allora, lo soprannominò fleure-de-Louis (fiore di Luigi), ma a causa della pronuncia contratta diventò ben presto fleur-de-lys, cioè fiore di giglio. Lo stesso errore viene commesso, per ragioni non chiare, anche in Italia: il nome botanico del giglio di Firenze, infatti, è Iris florentina. L'iris non a caso compare nello stemma della città perché cresce copiosamente nei campi che la circondano.

Nonostante il destino sfortunato questo fiore trasmette messaggi positivi: va regalato per comunicare che ci sono novità o buone notizie nell'aria, oppure per fare gli auguri a chi sta per intraprendere qualcosa di importante. Attenzione però all'iris giallo, che va regalato in casi molto particolari... il suo significato infatti è "Ardo di passione per te". 

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ROSA "ti confido un segreto"

Le rose sono una sorta di vocabolario vegetale. A seconda del colore o della specie, infatti, possono portare una infinità di messaggi diversi. Prima di conoscerli, però è doveroso soffermarsi sul significato più importante, che le accomuna tutte: universalmente la rosa è simbolo del segreto, delle cose da non rivelare o da trattare con la massima discrezione. I suoi petali, infatti sovrapposti in modo concentrico, si raccolgono in un bocciolo centrale che in molte varietà non si schiude mai del tutto: un piccolo e delicato scrigno che non deve essere forzato per nessuna ragione. Non a caso, la rosa ancora chiusa incarna la castità femminile, mente quella aperta simboleggia le bellezza effimera della gioventù.

Per quanto riguarda i colori e i loro significati: il rosso è il vero amore, il rosso cupo è il lutto, il giallo la gelosia, il bianco la purezza, il rosa l'innocenza. E ancora, la rosa a fiore variegato simboleggia l'amore tradito, la canina l'indipendenza, la borracina la bellezza e il capriccio, la cappuccina lo splendore, la cannella la maturità precoce, la bengala la morale solida, la rosa della Cina il desiderio di riconciliazione (se però è fiore doppio rappresenta dispetto). La rosa tea celebra la gentilezza della donna amata, mentre la multiflora è un augurio di fecondità. Infine la rosa Banks dice: "Sei bella nel sorriso e nel pianto" e la muschiata: "Mi piaci ma sei capricciosa".


TULIPANO "ti amo"

Nessuno vuol togliere alla rosa rossa lo scettro di regina degli innamorati, però la letteratura parla chiaro: il fiore simbolo delle dichiarazioni d'amore, cioè quello che inequivocabilmente significa "ti amo", è il tulipano. Il sultano delle Mille e una notte ne lasciava cadere uno rosso ai piedi di una donna dell'harem per farle capire che era la prescelta. Ma una leggenda popolare sostiene, al contrario, che erano le odalische a lanciarli oltre le sbarre dell'harem per mandare messaggi al fidanzato perduto. Comunque sia, in tutto il mondo il tulipano parla d'amore. Forse perchè la leggenda più antica che lo riguarda (di origine persiana) sostiene che il fiore sia nato dalle gocce di sangue di un giovane suicidatosi per una delusione amorosa.

Attualmente, comunque, il suo significato non allude a relazioni sfortunate, bensì a quelle più equilibrate e perfette. Un'interpretazione diffusissima, ma in netta contrapposizione con altre credenze (meno in uso) che lo vedrebbero invece incarnare i sentimenti scostanti. Si tratta di voci difficili da conciliare, ma in fondo non c'è rischio di sbagliare: l'amore più duraturo non è forse quello fatto di mille capricci e vicendevoli inseguimenti?

 

GIGLIO "sei la mia regina"

Altero di forma plastica e candido (il suo nome deriva dal celtico li, che significa bianco), il giglio è originario della Siria e della Palestina, dove è stato protagonista di numerose credenze di ispirazione religiosa. Non a caso è il fiore prescelto dal cristianesimo per simboleggiare la purezza della Madonna. Una leggenda narra, tra l'altro, che Maria abbia scelto il suo sposo proprio perché lo aveva notato tra la gente con un giglio tra le mani: questo spiegherebbe perché Giuseppe è spesso raffigurato con un bastone da cui sbocciano dei gigli bianchi.

Nel linguaggio dei fiori, però, il significato di purezza e castità (che pure permane) è superato da quello di dignità e nobità nell'atteggiamento e nell'animo: regalare un giglio significa dunque sottolineare il nostro apprezzamento per queste virtù, oppure invitare qualcuno a recuperarle. In amore è il fiore ideale da donare alle donne fiere, oneste e di grande classe, per dire loro: "Sei la mia regina". Il giglio, inolte, ha un profumo persistente, che non mancherà di far pensare spesso al suo donatore. Per evitare però che il pensiero si tramuti in risentimento, è bene asportare gli stami del fiore: macchiano infatti in modo indelebile.

 

CICLAMINO "ti tengo d'occhio"

Le numerose leggende che gravitano intorno a questo fiore delicatamente profumato sono per la maggior parte incentrate sul liquido velenoso contenuto nelle sue radici tuberose: un tempo si pensava addirittura che le donne in gravidanza dovessero evitare di passare vicino ai ciclamini, perchè l'influsso della loro linfa nefasta le avrebbe fatte abortire. Altre credenze sostenevano invece che questo veleno, correttamente dosato, fosse il miglior antidoto contro i morsi di serpente e i malefici. Come spesso accade per le leggende popolari, si tratta di dicerie infondate, ma che prendono spunto dal vero: un tempo, infatti, quando ancora non era così scontato distinguere i vegetali commestibili da quelli intossicanti, molti provarono a cibarsi delle piccole "cipolle" che fanno parte dell'apparato radicale del ciclamino, e i risultati a livello intestinale non furono dei migliori. Gli unici a potersene nutrire senza minimanente risentire (non a caso, ne sono ghiottissimi) sono i maiali, tanto che la pianta è popolarmente definita "panporcino".

Simbolicamente, proprio a causa dei timori che ha suscitato in passato, il ciclamino trasmette messaggi di diffidenza e di scarsa fiducia. Può essere un invito a migliorare o anche un avvertimento "minaccioso" verso chi non si sta comportando bene.



ORCHIDEA "sei sensuale"

Peregrinazioni infinite, esborsi in danaro di proporzioni inverosimili, litigi, gelosie... Sono alcune delle follie che questa pianta è riuscita a scatenare subito dopo la sua scoperta nelle foreste tropicali. Un interesse quansi morboso (da parte di ricercatori, nobildonne e innamorati galanti) indubbiamente dovuto alla bellezza dei fiori, ma anche alla loro rarità e alla difficoltà di coltivazione. Sono così alti il suo potere di seduzione e l'esotismo del suo aspetto, che essa continua imperturbabile a comunicare raffinatezza, lusso, eleganza. A differenza di altri fiori, che possono portare i nostri messaggi anche ad amici e conoscenti, è difficile pensare di dedicare un'ORCHIDEA ad altri se non ad una donna bellissima ed affascinante, che suscita in noi un'ammirazione senza pari.

Regalarla è un'ammissione di totale dedizione: significa infatti confessare di avere i sensi in subbuglio, unitamente ad un sentimento di rispetto, quasi di venerazione. Donare un'orchidea è una dedica importante, significa dire: "Sei sensuale".



CAMELIA "sono un tuo fan"

Quando, nel 1848, fu dato alle stampe il celebre romanzo "La signora delle camelie" di Alexandre Dumas figlio, il fiore preferito della sfortunata protagonista ebbe una diffusione improvvisa in tutta Europa: le nobildonne lo portavano appuntato al cappellino o alla scollatura, mentre gli scapoli irriducibili lo usavano come "richiamo" infilandolo nel bavero della marsina. Con l'andare del tempo e il mutare dei costumi, però, l'interesse per la camelia andò scemando: dalle foglie della camelia sinensis, come forse non tutti sanno, si ricava una delle bevande più bevute nel mondo, il té, e questo, per almeno quarant'anni, fu l'unico utilizzo che ne venne fatto. Fino agli anni Trenta, quando la moda dei giardini romantici non potè richiamare in voga questo fiore spettacolare.

Il significato che gli viene attribuito nel linguaggio dei fiori è il senso di stima e di ammirazione verso qualcuno: un simbolismo dovuto al portamento dei petali che, imperturbabilmente fissi e consistenti, ricordano le persone solide, di spessore, che vanno dritte per la propria strada. Quelle, cioè, di cui si pensa che avranno grande successo e ci si aspetta di vederle presto firmare autografi! È una dedica importante tra amici, innamorati e, perché no, anche tra colleghi di lavoro.



DALIA "ma come sei instabile"

In Europa, quello delle dalie fu un successo annunciato. I botanici del Seicento, infatti, ne furono entusiasti prima ancora di averle potute toccare con mano, grazie ai disegni inviati dagli esploratori del Nuovo Mondo. Per circa un secolo questi fiori rimasero appannaggio di pochi e si fecero ammirare solo sulla carta, fino a quando, agli inizi del Settecento, le prime radici tuberose fecero la loro comparsa nelle regioni mediterranee. La diffusione fu immediata e, almeno inizialmente, prese due strade diverse: quella delle serre, naturalmente, ma anche quella delle cucine. Le numerose ricette del tempo testimoniavano infatti i più disparati tentativi di rendere appetitosi i tuberi radicali, ma con scarsissimi risultati (pare che abbiano un gusto pessimo). Ben più fortunata ebbe invece la via dei giardini, dove le dalie comparivano numerose e in sempre nuove versioni: la grande variabilità della specie favorì infatti la creazione di infinite cultivar, diverse nel colore, nella forma dei fiori e nel portamento della pianta.

La più antica varietà è stata chiamata Dalia variabilis: è da questa, probabilmente, ma anche dalle caratteristiche di tutta la famiglia, che trae origine il significato simbolico di mutevolezza e, dunque, d'instabilità. Il messaggio che porta questo fiore è quindi: " Sei volubile, i tuoi sentimenti sono poco coerenti, cambi idea troppo facilmente".









INOLTRE...


acacia = amicizia


anemone = semplicità


bucaneve = consolazione


camelia = ritrovarsi


ciclamino = semplicità


croco = forza


gardenia = simpatia


garofano = non dimenticare


gelsomino = amabilità


giacinto = benevolenza


giglio = innocenza


margherita = candore


mughetto = purezza




non ti scordar di me = amore eterno


oleandro = baldanza


orchidea = sei bella


palma = vittoria


rosa rossa = ti amo


rosa bianca = sei un angelo


spiga di grano = ricchezza


tuberosa = voluttà





MENTA E TRADIMENTO


"tradimenta"

Menta (Menta viridis). E' una pianta moto diffusa e conosciuta. Narra la leggenda che la ninfa Minta, amata dal dio Plutone,

venne trasformata in vegetale dall'adirata Proserpina in collera per il tradimento dello sposo.

E così nacque la profumata menta. Le parti utilizzate sono le foglie e le sommità fiorite. Contiene anche un olio essenziale,

il mentolo che trova impiego nella preparazione di dentifrici e colluttori.

Essa ha proprietà stimolanti, antisettiche, analgesiche, carminative, ecc.