I belli e le bellissime che hanno fatto innamorare generazioni di donne e uomini .


AUDREY HEPBURN IN CIMA ALLA LISTA DELLE 100 DONNE PIU' BELLE


LONDRA - Audrey Hepburn e' arrivata prima in una classifica stilata da un periodico femminile britannico delle 100 donne piu' belle di tutti i tempi.


La protagonista di colazione da Tiffany's e' stata la prima scelta dei lettori di New Woman, seguita da Grace Kelly al secondo posto, Cindy Crawford al terzo, Sophia Loren al quarto e, segnalando una marcata preferenza per le star del cinema del passato, Marilyn Monroe al quinto.



''Le donne in cima alla classifica posseggono una bellezza classica e senza tempo e sanno come mostrarla nel migliore dei modi. Le donne ora stanno tornando al look curato del passato perche' le fa sentire bene e sanno che agli uomini piace'', ha dichiarato Helen Johnston , direttrice della rivista.


Ecco le prime 15 della top 100:


1-   Audrey Hepburn

2-   Grace Kelly

3-   Cindy Crawford

4-   Sophia Loren

5-   Marilyn Monroe

6-   Angelina Jolie

7-   Catherine Zeta-Jones

8-   Principessa Diana

9-   Halle Berry

10- Scarlett Johansson

11- Kate Moss

12- Elizabeth Taylor

13- Cameron Diaz

14- Vivien Leigh

15- Charlize Theron




Cento donne per cento anni .Bellezze che hanno fatto epoca


In mostra a Londra nel 2005 alcune immagini dall'archivio Getty

Le foto di alcune icone femminili che hanno segnato il Novecento

Cento donne per cento anni

Bellezze che hanno fatto epoca

Dalla Garbo a Naomi passando per Grace Kelly e Audrey Hepburn le "signore del fascino" scelte da una giuria di Harpers&Queen



LONDRA - Cent'anni di bellezza, un secolo di femminilità scandito da mode, stili, tipi, look che hanno fatto storia, impartito lezioni e indicato la via a milioni di donne nel mondo. Alcune donne hanno lasciato un segno, profondo. Altre sono divenute icone immortali, leggende, ancora in vita. Sempre nel nome dei contrasti. Le curve morbide e generose di Sophia Loren e la silhouette appena tratteggiata di Audrey Hepburn. Il "ghiaccio bollente" di Grace Kelly e il calore vulcanico, tutto mediterraneo, di Claudia Cardinale. Più di recente, l'allure evanescente di Kate Moss e il corpo statuario di Naomi Campbell.

Sono, queste, alcune delle cento donne più belle del XX secolo. Lo ha decretato una giuria internazionale istituita dal mensile britannico Harpers&Queen, alla quale hanno preso parte esperti come il designer di scarpe Manolo Blahnik (cult anche in Italia dopo Sex&The City) e il produttore cinematografico Ismail Merchant.


Queste e altre donne, e i modelli estetici da esse incarnati nel corso del Novecento, sono protagoniste a Londra di una mostra di foto d'epoca tratte dall'archivio Getty, in corso fino alla fine di giugno presso i grandi magazzini Selfridges. Per raccontare in che modo i canoni di bellezza e di stile siano cambiati nell'arco di un secolo.


Anni Trenta. Spopola il glamour sofisticato di dive come Greta Garbo e Katherine Hepburn. Androgine, "moderne", pantaloni, scarpe da uomo e sigaretta fra le labbra.


Anni Quaranta. Trionfa il fascino sfrontato di Ava Gardner, Rita Hayworth, Lauren Bacall. Bellissime e - soprattutto le prime due - simboli di sensualità prorompente. Gilda che si sfila il guanto di raso nero è Storia.


Anni Cinquanta. E' l'era delle pin-up. Si affermano le star tutte-curve. Da Marilyn a Liz Taylor alla Loren. Accanto a loro, tuttavia, convivono bellezze più "angeliche", almeno all'apparenza, come Grace Kelly e Capucine.


Anni Sessanta. La silhouette a clessidra delle pin-up lascia il posto ai corpi longilinei di modelle come Twiggy (soprannominata Grissino per la sua magrezza) e Jean Shrimpton, e al sex appeal ribelle e un po' sfacciato di dive come Brigitte Bardot e Jaqueline Bisset.


Anni Settanta. E' l'ascesa delle bellezze non convenzionali. Barbra Streisand e Angelica Houston, le spigolose Charlotte Rampling, Lauren Hutton, Faye Dunaway e Marisa Berenson.


Anni Ottanta. Il gusto estetico si diversifica. Ci sono icone di bellezza aristocratiche come Lady Diana, attrici come Michelle Pfeiffer, Nastassja Kinski e Carole Bouquet, cantanti come Deborah Harry e Whitney Houston.


Anni Novanta. Sono segnati dall'avvento delle top model: Christy Turlington e Cindy Crawford, Linda Evangelista e Naomi Campell, Iman e Kate Moss. Grazie a Basic Instinct nasce l'astro di Sharon Stone.


Un'epoca in un'immagine. "Le donne incluse nella lista erano tutte considerate molto belle alla loro epoca, ma i nostri gusti sono cambiati. Forse, oggi la bellezza di alcune di loro appare piuttosto inconsueta" afferma la direttrice di Harpers&Queen, Lucy Yeomans, sottolineando come l'immagine di molte di loro sia rappresentativa di un'intera epoca. La lista delle 100 donne più belle del secolo, anticipata oggi dal Daily Express, sarà pubblicata in versione integrale in un supplemento speciale del numero di luglio di Harpers&Queen, nelle edicole britanniche dal 6 giugno.

Si ringrazia Repubblica.it











Femme Fatale. Il mito universale della donna nell'arte da Modigliani a Warhol


Il soggetto femminile rimane il più intrigante enigma che la storia generale ed il sensibile mondo dell’arte abbiano affrontato. La donna è anzitutto una forma, per il pittore. E' il simbolo della figurazione di tutti i tempi.

E' alla forma della donna che l’artista consegna il giudizio estetico dell’arte, rappresentazione compiuta di un accettato soggetto e del suo ruolo.


Centocinquanta opere di novanta Artisti internazionali forniscono una lettura, appassionata ed emozionante, di un universo nel quale colori, forme e poesia si amalgamano in un tutt’uno, per offrirci il frutto di sensazioni idilliache, legate al tema della donna.La donna come mito, ma anche come essenza di vita, compagna, modella, fonte di inesauribile ispirazione artistica. 

La mostra Femme Fatale esplora la femminilità assoluta, quella che storicamente è emersa agli occhi dell’umanità, della scienza, della psicoanalisi. Fin dagli albori della civiltà la figura femminile è stata protagonista della storia umana: gli archeologi hanno rinvenuto numerose sculture di divinità femminili attribuite all’organizzazione delle tribù di stampo matriarcale dell'era paleolitica. La mitologia greca conferisce alla donna-dea una dimensione irraggiungibile, mentre la mitologia romana la rende più "umana" e meno potente rispetto alle divinità maschili. Nel Medioevo assistiamo ad una prevaricazione nichilista, che ha portato all’eccidio milioni di donne, annullando ogni loro diritto di libertà e di espressione. Soltanto a partire dal Cinquecento si ravvisa una lenta ma progressiva apertura nei confronti della donna e del suo inserimento paritario in società. 


E' però solo con Freud e con lo studio della psicanalisi che l'universo femminile viene indagato e scoperto in tutte le sue molteplici forme. Fortunatamente in molti prima di Freud, tra i quali Leonardo o Diderot, avevano compreso l’importanza della psicologia e gli influssi che le emozioni razionali ed irrazionali hanno sul nostro benessere. Ma la fatalità femminile, intesa come quel fascino che conquista l’interesse e le attenzioni del prossimo, è generalmente rivolta ad un singolo individuo. Mentre la vera Femme Fatale vive al di sopra di ogni circostanza. Così è stato ed è per Marilyn Monroe,  dotata di un fascino prorompente, che affiorava più prepotentemente in quanto vissuto con candore, senza pudore ed incontaminato dal costume sociale. Una tale bellezza spirituale, fuori da ogni convenzione, non le è stata concessa in vita, ma le viene tributata per l’eternità. Questo ha fatto di lei un mito, immortalato come pura forma d’arte. 


SI RINGRAZIA www.italica.rai.it